Eccoci, in occasione della Giornata mondiale della bicicletta, a parlare di libri!

Dal 2018 infatti, l’ONU ha istituito la Giornata mondiale della bicicletta, che si celebra il 3 giugno: una giornata per dedicare particolare attenzione alla bicicletta e per supportare l’uso delle due ruote come strumento per promuovere lo sviluppo sostenibile e la salute, e facilitare l’inclusione sociale.

Prendiamo quindi questa occasione per sostenere una volta in più l’impegno a lasciare il più possibile ferma l’auto ed utilizzare mezzi alternativi e anche – perché no – per dedicarci ad una lettura che accarezzi quella voglia di momenti spensierati all’aria aperta e libertà che le avventure in bicicletta sanno regalare.

Ecco quindi un decalogo di letture a tema che ti faranno venire voglia di saltare in sella e pedalare!

1. LE 98 RAGIONI PER CUI VADO IN BICICLETTA

Cosa c’è di più irresistibile di una bicicletta lanciata a tutta velocità, mentre sfreccia silenziosa all’alba, o al tramonto, in salita o in discesa, sospinta dal vento o costretta ad arrancare contro la pioggia, su una strada asfaltata o sul bagnasciuga in una giornata di inverno?

Un libro insolito, in cui lo sguardo felice e allenato di Angioni sembra scoprire a ogni pagina un motivo in più per saltare in sella.

2. NOI CICLISTI SALVEREMO IL MONDO

Un’entusiasmante pedalata nelle città più «ciclabili» del mondo come Copenaghen e Oslo, arricchita da storie vere di ciclisti appassionati e falsi miti da sfatare, uno sguardo pieno di curiosità, informazioni, verità su come la bicicletta può davvero cambiare il mondo.

3. LA RICERCA DELLA FELICITA’ SU DUE RUOTE

 

Robert Penn racconta in questo libro la costruzione della sua bicicletta ideale. Già, perché nonostante vada in bici da quando ha memoria, Penn sente di non aver mai trovato la due ruote che gli rapisse il cuore. Così si fa costruire un gioiellino su misura, in grado di rispecchiare il suo sentirsi quando pedala: “un comune mortale in contatto con gli dei”.

4. BICITERAPIA PER IL CORPO E PER L’ANIMA

La cosa forse più interessante dello sport è che per allenarsi, per terminare una gara, per continuare ad andare avanti in un movimento sempre uguale e che costa fatica, bisogna ascoltarsi. Si è costretti a guardarsi dentro. A sviluppare l’introspezione. Fare spazio. Allargare lo sguardo. E il cuore. L’attività fisica diventa un atto interiore, più vicina alla meditazione, a una ricerca di serenità o di karma positivo e non ha niente a che fare con tabelle, velocità, prestazioni.

5. L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA BICICLETTA

Il mondo della bicicletta è fatto di esploratori, sognatori, lavoratori, non soltanto di sportivi e “fissati” preoccupati solo di lucidare il mezzo, di migliorare le proprie prestazioni. Claude Marthaler, ciclonauta svizzero che ha al suo attivo un giro del mondo e tanti viaggi ed esperienze a pedali, racconta i personaggi che ha incontrato durante il suo errare a due ruote, alle prese con l’insostenibile leggerezza della bicicletta.

6. 7 ANNI IN BICICLETTA INTORNO AL MONDO

“Il mio viaggio è forse semplicemente un parto folle, felice e simbolico, il più grande tour che un bambino possa sognare.” Claude Marthaler non ha più una casa dove tornare, vive sulla sua bicicletta e attraversa i continenti facendo del viaggio il suo stile di vita quotidiano. Non sceglie strade facili, si mescola alla gente che incontra, trasforma gli anni che passano in avventura, filosofia, ricerca continua di se stesso e del mondo.

7. IL ROMANZO DI CHI HA VOLUTO LA BICICLETTA

La prima volta senza le ruote di sostegno, la magia della prima bici, le scorribande con gli amici, le corse verso traguardi sempre nuovi. Sono emozioni che appartengono a tutti e che chiunque abbia cavalcato, almeno una volta, una bicicletta, conosce. Quella sensazione di libertà e di scoperta rivive nel racconto di un uomo che il ciclismo l’ha respirato sin da bambino e ne ha fatto la sua vita.  Davide De Zan rivela trionfi e misteri di anni trascorsi sulle strade delle principali gare.

8. ERRARE E’ UMANO

“Vi siete mai sentiti euforici, su di giri, completamente dentro il momento che state vivendo? Ecco, io mi sono sentito così per un intero anno. Il 19 luglio 2015 sono partito per fare il giro del mondo in bicicletta. Sono tornato un anno dopo con 35.000 chilometri nelle gambe e i timbri di 35 paesi sul passaporto; ho pagato l’alloggio per dormire solo per 10 notti e ho conosciuto un’infinità di fratelli.”

9. COME HO FATTO IL GIRO DEL MONDO IN BICICLETTA

“144 giorni, dalle 12 alle 14 ore quotidiane, al freddo e al caldo, per un totale di quasi 30.000 chilometri. Non sapevo nemmeno io come avrei fatto. Sapevo che volevo inseguire il mio sogno e che il corpo segue la mente. Una cosa che ho imparato dalla bici è che i limiti sono solo mentali. Non sono Wonder Woman e ho avuto anche fortuna, ma ormai ho coniato il mio motto: quando non sai cosa fare, pedala.”

10. SU DUE RUOTE VERSO LA LIBERTA’

Esuberante e indipendente, Wadjda ha un desiderio: avere una bicicletta per poter correre e gareggiare con il suo amico Abdullah. Ma in Arabia Saudita è considerato non appropriato che una ragazza giochi con un maschio, figuriamoci andare in bicicletta. Anticonformista, ironico e commovente, questo romanzo per ragazzi racconta una rivoluzione, quotidiana e tutta al femminile, per la conquista della parità.

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